Burattatura e Vibratura: tecniche per superfici perfette
- metalstampo srl

- 23 lug
- Tempo di lettura: 4 min

La qualità superficiale dei componenti metallici è un requisito fondamentale in numerosi settori industriali. Dall'automotive all'aerospaziale, dal medicale al design, la finitura superficiale influenza non solo l'estetica, ma anche la funzionalità, la durata e l'affidabilità del prodotto finito. Due tecniche largamente impiegate per il perfezionamento delle superfici sono la burattatura e la vibratura: processi meccanici di finitura che permettono di ottenere superfici uniformi, lisce e prive di difetti. Questo articolo analizza in modo approfondito i principi, le modalità operative, i materiali impiegati e le applicazioni di queste due lavorazioni, con un focus tecnico sui parametri di processo e le scelte operative.
1. Burattatura: il movimento rotatorio per rimuovere imperfezioni
La burattatura (nota anche come barilatura) è un processo meccanico di finitura che sfrutta l'energia prodotta dalla rotazione di un contenitore, chiamato buratto, per indurre un’azione abrasiva tra i pezzi da trattare, i media e i composti chimici.
Principio di funzionamento
Il buratto può essere cilindrico o ottagonale, montato su assi orizzontali o inclinati, ed è spesso rivestito internamente con materiali antiusura. All’interno vengono inseriti:
pezzi metallici grezzi (ottenuti tramite fusione, stampaggio o lavorazione meccanica);
media abrasivi di forma e durezza variabili;
composti liquidi, come detergenti, lubrificanti o lucidanti.
Durante la rotazione, la massa all'interno del tamburo subisce una continua rimescolazione. Il movimento genera uno sfregamento costante tra i pezzi e i media, favorendo:
la sbavatura delle superfici, eliminando residui di lavorazione;
la smussatura degli spigoli, migliorando la maneggevolezza e riducendo i rischi di rottura;
la pulizia chimico-meccanica da ossidi, grassi o polveri;
l’ottenimento di una superficie omogenea, con finitura controllata e ripetibile.
Parametri di processo
I principali parametri operativi che influenzano l’efficacia della burattatura includono:
velocità di rotazione del tamburo (di solito tra 20-40 giri/min)
durata del ciclo (da 1 fino a 24 ore);
rapporto media/pezzi (di norma compreso tra 1:1 e 3:1);
volume di carico massimo (mai superiore al 70-80% della capacità del buratto);
tipologia di media e composti.
Varianti del processo
Burattatura a umido: impiega composti liquidi per ridurre l’attrito, raffreddare e lubrificare. Produce superfici più lisce, con riduzione della formazione di polveri.
Burattatura a secco: utilizza media asciutti, ideale per lucidature brillanti o trattamenti di finitura finale.
2. Vibratura: micro-movimenti controllati per finiture delicate
La vibratura è una lavorazione che impiega macchinari capaci di trasmettere oscillazioni ad alta frequenza a una vasca contenente pezzi, media e liquidi. Le vibrazioni generano attrito tra le superfici, ottenendo risultati simili a quelli della burattatura ma con un’azione più dolce e controllata.
Tipologie di vibratori
Vibratori circolari: adatti a lotti di media dimensione, garantiscono un flusso continuo dei pezzi.
Vibratori lineari: preferiti per componenti delicati o per esigenze di processo più specifiche.
Vibratori con separatore integrato: consentono la separazione automatica dei pezzi dai media a fine ciclo.
Parametri operativi
frequenza di vibrazione (da 1.000 a 3.600 vibrazioni/min);
ampiezza dell’oscillazione (regolabile in funzione della delicatezza del trattamento);
durata ciclo: da 15 minuti fino a 3 ore;
rapporto massa/pezzi/media calibrato per evitare danneggiamenti;
controllo temperatura e pH del liquido in vasca.
Vantaggi principali
Azione uniforme anche su componenti con geometrie complesse;
Ridotta incidenza di impatti tra i pezzi (minore rischio di deformazioni);
Possibilità di cicli multipli nello stesso impianto (sbavatura → lavaggio → asciugatura);
Adattabilità a pezzi delicati o con specifiche dimensionali ristrette.
3. Tipologie di media e composti impiegati
La selezione dei media è determinante per la riuscita della lavorazione. Si considerano:
Per materiale:
Ceramica: abrasiva, dura, ideale per sbavature marcate;
Plastica: leggera, non aggressiva, adatta a componenti in zama o leghe leggere;
Acciaio inox: per lucidature metalliche di precisione;
Porcellana: per superfici brillanti e lisce;
Mais o gusci di noce: per lucidature naturali, eco-compatibili.
Per forma:
Cilindri, coni, triangoli, sfere, punte: ciascuna con specifiche funzionalità per raggiungere cavità, fori ciechi, angoli stretti.
Per dimensione e granulometria:
Maggiore granulometria per abrasione più intensa;
Media fine per lucidatura e finitura soft-touch.
Composti liquidi:
Detergenti: rimuovono oli, grassi, residui metallici;
Inibitori di corrosione: proteggono durante il trattamento;
Additivi lucidanti: migliorano brillantezza e omogeneità;
Composti disincrostanti: ideali per il recupero dei media saturi.
4. Integrazione nei processi industriali
Burattatura e vibratura si inseriscono in diversi punti del processo produttivo:
Post-fusione: eliminazione delle bave di colata;
Pre-lavorazione meccanica: miglioramento dell’aderenza del pezzo e delle quote dimensionali;
Pre-trattamenti superficiali: rimozione di ossidi per migliorare l’adesione;
Finitura finale estetica: ottenimento di superfici lisce e brillanti;
Pulizia tecnica: rimozione di polveri e residui per ambienti medicali o alimentari.
Automazione e controllo qualità
Nei moderni impianti:
sensori monitorano vibrazioni, temperatura, pH e usura dei media;
PLC e software dedicati gestiscono i cicli in automatico;
sistemi di carico/scarico automatizzati velocizzano il processo;
controlli visivi e dimensionali assicurano la conformità del lotto.
5. Vantaggi competitivi e settori applicativi
Vantaggi principali:
Aumento della qualità percepita e reale del componente;
Miglioramento dell’adesione dei trattamenti successivi (vernici, metallizzazioni);
Eliminazione di spigoli pericolosi e potenzialmente dannosi;
Incremento della resistenza alla corrosione (soprattutto su leghe di alluminio e zama);
Riduzione degli scarti e dei reclami post-vendita.
Settori applicativi:
Medicale e dentale: per componenti a contatto con pazienti o strumenti chirurgici;
Automotive: maniglie, alloggiamenti, supporti, staffe;
Meccanica di precisione: riduttori, raccordi, ingranaggi;
Elettronica e fotovoltaico: dissipatori, staffe di montaggio;
Arredamento: componenti estetici a vista;
MOCA: articoli per uso alimentare, bicchieri, accessori da cucina.
L’esperienza di Metalstampo S.r.l.
Metalstampo S.r.l., azienda italiana con sede ad Albettone (Vicenza), è specializzata nella produzione di componenti pressofusi in alluminio, zama e zama 27 per settori tecnici ed estetici. Nell’ambito della finitura superficiale, l’azienda gestisce anche le lavorazioni di burattatura e vibratura, garantendo un prodotto finito e di alta qualità ai clienti.
Grazie all' esperienza e per garantire le esigenze del cliente, Metalstampo fornisce:
finiture omogenee e ripetibili;
pulizia superficiale conforme agli standard più elevati;
preparazione ottimale per i successivi trattamenti superficiali.
Questi servizi completano l’offerta dell’azienda, che si propone come partner a 360°: dalla co-progettazione, alla realizzazione dello stampo, fino alla consegna del pezzo finito pronto all’assemblaggio.
Per maggiori informazioni: www.metalstampo.it



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